venerdì 22 novembre 2013

Due piedi a tenuta stagna e sotto il tavolino, introducono versi composti di fretta come sempre.


Ciononostante che gli afro rismi si contano sulle dita di due piedi e non mi sovvengono mai nel momento del bisogno, ma quando dico che "la pazienza è larga non come la dote che ci impone la rima di sempre, ma la via della fretta è più laida nel corso dello spazio che c’è da vendere",  che canzo vorrò dire? 

Qualcuno capirà ma non arriverà mai a comprendere che ho la tastiera sensibile e mi scombina le frasi. Quindi beati gli stolti che diverranno saggi e castigo ai sapienti che ci credono nel raccontar balle.

Ordunque se divago è per introdurre la poesia a tenuta stagna di Valentino Scontrati composta a tavolino dove si intuisce tutto il pensiero vergato innanzi, e qui la cito:

“Vuoto a perdere
vuoto a rendere
vuoto vuoto
pieno
pieno e vuoto
pieno pieno”

Aspettando i prossimi versi, lascio le orecchie mescolarsi in un tourbillon di bonbòn


Melvin Sparks - Give me the night (2004)

Melvin Sparks

Sir Joe Quarterman - (I Got) So Much Trouble In My Mind (1973)



Billy Cobham  - The Pleasant Pheasant  (1974)




The Quiet Boys - Take Four (1995)




Bossa Rio – Saiupa (1969)