mercoledì 12 ottobre 2011

I lavori nel trasloco

La sensazione che provo è di un godimento unico.
Tutti dovrebbero fare un trasloco almeno una volta all’anno. E’ salutare ed emozionante come il ritrovare l’agenda del 1980 vuota, perché non sapevo di cosa farmene dell’agenda nel 1980.
Ti vengono i brividi specialmente quando si devono pagare i conti, perché effettivamente è un po’ caro traslocare, orcozzio.
Ma non è tanto della goduria di cui volevo parlare, ma della inutilità della tecnologia.
Fatica inumana nel caricare dischi, 45’, videocassette, scatoloni di diapo, fotografie, raccolte di fumetti, 24 volumi di Motta, libri, cartine geografiche, la collezione di Rockstar, Buscadero e cassette audio.
Tutti riposti in solaio e pace ai soldi spesi.

Non ci sono più i lavori di una volta e siccome tutto il mondo è paese, infilo quattro salti in musica


Jorge Ben Jor - Oba, la vem ela 




Joe Bataan - Latin Strut (1973) 



Hugh Masekela & The Union Of South Africa – Dyambo




Don Cherry & Co in Bombay 1992







4 commenti:

  1. capisco bene... ormai, a parte i libri, ho tutto sull'hd, e prima o poi mi sa ci finiranno anche quelli ;-)
    ciao!

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  2. Farò lo stesso, in parte già fatto, ma sono fedele al motto che non si butta via niente. Eppoi ogni cosa tangibile mi ricorda qualcosa.
    Non oso pensare la fine che faranno tra qualche decennio!!
    Comunque il metodo HD sarà comodo ma pure affidabile?

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  3. povere le mie audio e videocassette, tanta buona roba inutilizzabile.

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